Tra alti e bassi, all'età di 11 anni, tra gennaio e febbraio 2016, Poldo, faticava a sorreggersi e decidemmo di fargli una radiografia per capire a che punto era l'artrosi; con amara sorpresa era una spondilosi e non c'era nient'altro da fare che accettare e aspettare diventasse paralitico.

Anche se camminava, talvolta, trascinava i piedi fino a farli sanguinare. Da li' abbiamo deciso di intervenire e fargli le scarpette per le zampe posteriori e dei tutori (elastici proprioceutici) per rinforzargli la camminata grazie al consiglio della d.ssa che gli fece la visita ortopedica all'ospedale veterinario universitario di Legnaro. (OVUD)
Per gli elastici proprioceutici abbiamo provato varie soluzioni: dalle bretelle ai rimedi fai-da-te con vari tipi di elastici e la cavigliera cucita su misura ricavata dai tappetini antiscivolo con strap e con il gancetto per l'elastico.
Fu un trauma a ripensare come organizzare la cosa e la nostra vita. Non passava giorno senza litigare per il bene di Poldo. Sentivo che non voleva alzassimo la voce l'un l'altro ma poi tornava il sereno e lui stava meglio. Non gli abbiamo fatto mancare nulla, Poldo lo sentiva, lo sapeva che saremmo stati sempre con lui.
...e Venne il GIORNO
E' ovvio che lo sconforto e la profonda tristezza ti fa pensare solo a cose brutte ma non sai che il peggio sta per arrivare.

Ed eccolo qui: il peggio arrivo'.
Perse almeno l'80% della forza nelle gambe e fu allora che il suo papà gli costrui' amorevolmente un carrello per muoversi. Uso' materiali di riciclo, prove su prove, andava in giro a cercare nei cassonetti dove la gente buttava anche cose utili e porto' a casa anche una bicicletta. Recupero'  le ruote per la carrozzina. Acquisto' dei tubi da elettricista per dare la forma al telaio, cuci' sia a mano che a macchina ogni giorno le scarpette su misura. Riciclava tappeti comprati come scampoli nei negozi dei cinesi. Insomma era un fai da te molto elaborato e pensato su misura. Ogni giorno apportava qualche modifica sulle misure e sugli optionals. Devo dire che mio marito ha fatto tantissimo e ogni cosa era pensata solo per il benessere di Poldo e poterlo aiutare a essere autonomo e soprattutto correre come gli piaceva fare.

Poldo era divertito, gli piaceva veramente correre con la sua nuova "bicicletta".
Il 1° modello - ruote piccole
L'ingegno e Poldo stesso, aiutarono il lupo a fare sempre cose nuove e migliorare il carrello.
Fu un lavoro quasi giornaliero, maniacale, per potere adattare le funzioni alla vita di Poldo
.

Qui lo vediamo con il carrello più piccolo, lo usava anche in ospedale per le visite pomeridiane con noi. Il telaio con tubi di plastica, modellato con pistola termica, adattato all'inclinazione della schiena; le zampe sorrette da due corde ricavate dai tiranti per portare carichi sulle automobili. Sulla schiena l'imbottitura per non procurargli altre lesioni.
Le mattinate a cucire le scarpette per le zampe posteriori e i pomeriggi l'uscita al parco o in quartiere per fargli fare ginnastica
Sagoma
rinforzo col silicone anti-usura
In gomma
Semplice, uso casalingo
Questi erano i modelli che Poldo indossava volentieri per non rovinarsi le zampe posteriori
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